Luoghi da visitare 

Vinci

Situata nella provincia metropolitana di Firenze, Vinci si trova alle pendici del Montalbano, massiccio collinare nel cuore della Toscana, a breve distanza dalle maggiori città d’arte della regione. Il suo è un paesaggio di oliveti e vigneti che regalano eccellenti oli e vini. 

Notizie di Vinci si hanno a partire dall’alto Medioevo, con la costruzione di un massiccio edificio, detto “castello della nave” per la forma allungata e la torre che rimandano alla sagoma di un’imbarcazione a vela. A fondarlo sono i Conti Guidi, che hanno il possesso sulla città fino al 12 agosto 1254, quando il potere passa a Firenze e Vinci diventa comune.

Il suo territorio è al centro di tante contese, così come è collocato al limitare dei confini fiorentini. Nonostante ciò, l’abitato è florido e si espande, nel XV secolo, oltre i confini delle mura. È in località Anchiano, il 15 aprile 1452, che nasce il genio Leonardo. Il castello di Vinci è proprietà del comune dal 1919.

Tra gli eventi di Vinci, in aprile, quasi tutto il mese, si svolgono le celebrazioni leonardiane, che ricordano il celebre personaggio con mostre, conferenze, visite, spettacoli. Da non perdere la Fiera di luglio che termina con il Volo di Cecco Santi e i fuochi d’artificio.

A luglio si svolge la Festa dell’Unicorno, grande manifestazione fantasy, con disfida di arti magiche e la parata degli elfi. Il 30 novembre si ricorda il patrono, Sant’Andrea.  

Visita Vinci


https://www.comune.vinci.fi.it/index.php/45-la-citta-di-leonardo

Firenze 

La città di Firenze, fondata sulle sponde del fiume Arno, è il capoluogo della Toscana ed è il centro dell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, nonché l'ottavo comune in Italia per popolazione ( circa 380 mila abitanti ). 

La città di Firenze è tra le più importanti ed amate in tutto il mondo per quanto riguarda l'arte, la cultura e l'architettura, soprattutto Medioevale e Rinascimentale. Proporzionalmente, il capoluogo toscano, è la città con la maggiore concentrazione di opere d'arte e di interesse culturale a livello mondiale.

Mediamente, ogni anno, si arrivano a contare 10 milioni di turisti che alloggiano nelle numerosissime strutture alberghiere ed extra alberghiere e soltanto un terzo di essi è italiano; tra i visitatori, la più alta percentuale è statunitense e giapponese, mentre in Europa è una meta particolarmente ambita da inglesi e tedeschi.
Il fiorentino è considerato da molti la lingua su cui l'italiano ha fondato le sue basi; la tradizione letteraria fiorentina è, d'altronde, universalmente riconosciuta, sia per quanto riguarda la prosa che per la poesia; per citarne solo uno, il "Sommo Poeta" Dante Alighieri era fiorentino. Inoltre, la città ospita la più importante istituzione per quanto riguarda la lingua e la grammatica italiana: l'Accademia della Crusca.


Lucca

Lucca è una delle città più amate di tutta la Toscana, una tappa che non può davvero mancare in un classico itinerario alla scoperta della regione.
La città si può visitare in giornata , ma se volete apprezzarla al meglio fermatevi per qualche giorno o sceglietela come base per esplorare la Toscana centrale o settentrionale.

La città è situata su una pianura ai piedi delle Alpi Apuane e dista meno di mezz'ora dalla costa della Versilia . Non essendo un villaggio collinare, è l'ideale per chiunque abbia problemi di mobilità così come per chiunque desideri prendersi una pausa dall'arrampicata.

La maggior parte delle attrazioni di Lucca oggi testimoniano la sua storia millenaria: dalla traccia dell'anfiteatro romano visibile nella forma della Piazza dell'Anfiteatro ai resti archeologici sotto la chiesa dei Santi Giovanni e Reparata del XII secolo (la prima cattedrale cittadina, situata a due passi dall'attuale cattedrale di San Martino ), alle varie torri e ville dal XII al XVI secolo .
Altre attrazioni principali includono la sommità delle mura divenute oggi una passeggiata pedonale, la Piazza di San Michele con la sua bellissima Chiesa di San Michele in Foro , la Basilica di San Frediano, la Torre dell'Orologio e la Torre Guinigi , solo per citarne alcune.


Visita Lucca

https://www.turismo.lucca.it/


Pisa

Pisa è capoluogo della omonima provincia toscana, come Firenze, è bagnata dal fiume Arno. È stata una delle antiche quattro Repubbliche Marinare, è divenuta una fiorente città con i suoi monumenti conosciuti in tutto il mondo come la Torre pendente, il Duomo e il Battistero in Piazza dei Miracoli. Queste costruzioni sono davvero dei miracoli dell'architettura e testimoniano la potenza e la ricchezza della città nel Medioevo, quando Pisa intratteneva rapporti commerciali con il mondo arabo e i paesi del Mediterraneo. Molti e interessanti sono Musei di Pisa: lungo l'Arno si trovano il Museo di San Matteo, il Museo della grafica contemporanea, il Palazzo Blu e l'ultima grande opera di Keith Haring, il murales "Tuttomondo" (1989).La Torre Pendente appartiene a un insieme di quattro edifici imponenti situati al "Campo dei Miracoli" (Piazza dei Miracoli), sito Unesco Patrimonio dell'Umanità: il Duomo di Santa Maria Assunta del XI-XII secolo, il Campanile (la Torre Pendente che era in realtà un campanile) del 1173, il Battistero, con i suoi 18 metri di diametro, del XII-XIV secolo e il cimitero (Camposanto). Il Duomo è il più grande esempio di romanico pisano. Un'opera monumentale, che custodisce opere di valore inestimabile di artisti quali il Ghirlandaio, Beccafumi, Andrea Del Sarto, Cimabue, Giovanni Pisano, Giambologna.

https://www.turismo.pisa.it/


Enoteca Dianella 1

Immerso nel verde dei colli della Toscana centrale, troviamo Vinci, un piccolo comune diventato famoso per essere stato il paese natale di Leonardo da Vinci. Ma oltre a questo, il paese si contraddistingue per essere un ambiente fertile per la produzione vitivinicola. Vinci è infatti una zona di privilegio, le sue condizioni ideali di terroir, permettono di coltivare prodotti decisamente esclusivi, il tutto supportato da una forte identità rurale e passione per la terra.
Proprio in questa zona nasce Fattoria Dianella 1, una realtà unica che si impegna nella ricerca continua della massima qualità dei prodotti. Il nostro punto di forza risiede nell’equilibro tra tradizione e innovazione.
L’arte e la pratica di coltivare il terreno sono state tramandate di generazione in generazione, evolvendosi e modernizzandosi con l’avanzare del tempo. Fattoria Dianella 1 si avvale di tecniche produttive convenzionali, prestando però molta attenzione all’ambiente e alla natura che la circonda. Essendo infatti cosciente dei delicati cicli biologici e vegetativi della vite e degli olivi, vengono impiegati prodotti a basso impatto ambientale con lo scopo di preservare la loro genuinità.
Con la vendemmia concretizziamo un intero anno di lavoro, durante il quale ci siamo dedicati completamente alla terra. È un momento segnato dalla fatica e dal duro lavoro, che viene però alleggerito dall’unione di tutta la famiglia, dai più piccoli ai più grandi. Creando così attimi indimenticabili che ci riportano al passato.  
La cantina è concepita ed attrezzata per salvaguardare l’integrità, la qualità, i profumi e gli aromi dell’uva. Per questo, la vinificazione avviene in maniera tradizionale con accorgimenti innovativi, in funzione ai vini che vengono prodotti.  
La cantina è infatti il luogo dove i valori della tradizione si fondono con quelli della più moderna tecnica enologica.
https://www.fattoriadianella1.it/fd/index.php/it/

Romea Strata 

Nel Medioevo, muniti di bordone e bisaccia, i pellegrini provenienti dall’Europa centro-orientale - per esempio dalle attuali Polonia, Ungheria e Croazia - si mettevano in cammino verso il centro Italia per raggiungere la Via Francigena all’altezza di Fucecchio e San Miniato, in Toscana. Da qui, il loro viaggio proseguiva verso alcuni luoghi santi: Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme, allora raggiungibile via mare dai porti dell’Italia meridionale.

Oggigiorno, è possibile ripercorrere le orme dei pellegrini del centro-est Europa lungo la Romea Strata: un insieme di percorsi di oltre 1400 km che ricalca l’antico sistema di vie e dal nord-est Italia conduce i viaggiatori moderni verso la Francigena, inizialmente attraverso Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel basso Veneto, le cinque direttrici di marcia principali si riuniscono e il cammino prosegue lungo il tratto della Romea Strata noto come Romea Nonantolana-Longobarda, un’unica via che taglia in due l’Emilia Romagna da nord a sud ed entra in Toscana attraverso gli Appennini della Montagna Pistoiese. 
In Toscana si trovano gli ultimi 108 km del percorso, che coincidono con le 6 tappe finali della Nonantolana-Longobarda: da Cutigliano e gli altri borghi della Montagna Pistoiese, si scende verso Pistoia per poi dirigersi verso il Montalbano e le terre di Leonardo da Vinci. Prima di arrivare a Fucecchio e a San Miniato, infatti, la Romea Strata vi porterà a scoprire Anchiano, Vinci e Cerreto Guidi.


https://www.visittuscany.com/it/itinerari/la-romea-strata-in-toscana/

Carmignano e Artimino

In un suggestivo paesaggio collinare dai panorami sconfinati, ecco un sorprendente itinerario tra Carmignano e Artimino, nell’eclettica provincia di Prato.

Non solo etruschi, ma anche Medici e tracce di Leonardo, accompagnati dal buon vino e dai sapori inconfondibili di un territorio ricco di eccellenze enogastronomiche.

Carmignano, ricco centro etrusco

Cullata dalle province di Firenze e di Pistoia, che l’avvolgono, la provincia di Prato è uno scrigno di tesori, come Carmignano, ai piedi del Monte Albano.

Una serie di prestigiose scoperte dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso ad oggi hanno rivelato il passato di Artimino, sua frazione, e del territorio circostante, e la straordinaria fioritura culturale ed economica qui della civiltà etrusca nel cosiddetto periodo orientalizzante (VII sec. a. C.), caratterizzato soprattutto dalla proliferazione di ricchi tumuli gentilizi, come la necropoli monumentale di Comeana con lo spettacolare Tumulo di Montefortini e la necropoli di Prato Rosello.

Artimino, un gioiello nascosto tra le colline

Artimino è un sito più defilato, di una fama più discreta rispetto alle sorelle maggiori etrusche toscane, ma di una bellezza da lasciare senza fiato perché inserito in un paesaggio collinare fiabesco. Ai tempi del popolo italico rappresentava un punto di riferimento strategico rispetto alla Valle dell’Arno.

La frazione del comune di Carmignano, testimone del Medioevo e del Rinascimento, era stata completamente distrutta in epoca romana, ma la stratigrafia del territorio ha permesso di rivelare attraverso tumuli, frammenti di mura e altri reperti archeologici, che un tempo era un sito etrusco, le cui testimonianze sono conservate nel Museo Archeologico civico, intitolato a Francesco Nicosia, allestito dal 2011 tra le mura del castello medievale delle ex tinaie.

https://www.parcoarcheologicocarmignano.it/


Vino e olio del Montalbano

A Carmignano si produceva vino fin dall’epoca etrusca e romana, come testimoniano il ritrovamento di vasi di vino all’interno di alcune tombe etrusche e l’assegnazione da parte di Cesare ai suoi veterani, tra il 50 e il 60 a.C., di alcune terre tra l’Arno e l’Ombrone, coltivate fin da allora a vite.

Nell’archivio di stato di Firenze è stata inoltre rinvenuta una pergamena datata 804 d.C.: si tratta di un contratto di affitto che documenta come già 1200 anni fa a Carmignano venissero coltivati olivi e viti.

Alla fine del 1300 il Datini comprava a caro prezzo il Carmignano per la sua cantina in Prato e nel 1600 lo decanta il Redi come vino degno di Giove.

Inoltre Carmignano può essere orgogliosa di essere stata scelta dal Granduca Cosimo III de’Medici (nel 1716), come una delle 4 zone a vocazione viticola del Granducato di Toscana. Il “Decreto Motu proprio” ed il “Bando” difatti regolamentavano con norme precise la produzione, i limiti geografici, il commercio dei vini prodotti in tali aree, costituendo la prima “doc” esistente al mondo.

Alla fine del 1800 e nei primi anni del 1900 la cantina dell’azienda del Marchese Niccolini produceva ed esportava il Carmignano.

https://www.consorziovinicarmignano.it/